Uno dei problemi ricorrenti di molte abitazioni sono sicuramente le infiltrazioni d’acqua e il problema dell’umidità nei muri.
L’ insufflaggio è una pratica molto diffusa e si utilizza soprattutto negli edifici costruiti tra gli anni 50 – 70.
L’intervento prevede il riempimento delle intercapedini, cioè lo spazio vuoto compreso tra due muri di un edificio, con del materiale isolante.
Esistono diversi materiali e soluzioni applicative ma tra i più adottati in Italia troviamo sicuramente il poliuretano espanso, la fibra di cellulosa e l’Eps.
Il materiale utilizzato più di frequente è la schiuma isolante; questa tecnica rispetto alle altre assicura il miglior compromesso anche in presenza di tubazioni.